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giovedì 16 dicembre 2010

La contessa Eva


Dopo avervi raccontato esperienze vissute….ecco la mia prima fantasia, vi presento…
La contessa Eva
La contessa era proprio una gran donna, 53 anni bella ricca sensuale affascinante….ma soprattutto era una vera porcella, ma a qualsiasi sua iniziativa a carattere sensuale/erotico anteponeva sempre una grande intelligenza ed una altrettanto sviluppata sensibilità, quindi qualsiasi sua iniziativa risultava sempre all’insegna della sensualità e mai della volgarità gratuita.
Le piaceva insinuarsi delicatamente nei segreti e nelle intimità delle persone e delle coppie, per conoscerne problemi o desideri più o meno proibiti….e se questi ultimi risultavano troppo “poco” proibiti…ci metteva molto del suo per farglieli arricchire con del sano peperoncino rosso!!! J
Era molto ricca….davvero tanto, per cui non le risultava difficile creare situazioni molto intriganti studiate appositamente per raggiungere un preventivato traguardo…..e ogni volta che raggiungeva questi traguardi provava le stesse meravigliose sensazioni che si provano nei rapporti più erotici e intriganti…solo che il piacere di aver soddisfatto desideri proibiti altrui era per lei molto più gratificante e duraturo del proprio personale piacere fisico.
In un momento di confidenza, Franco e Paola ci hanno raccontato la loro esperienza a casa della contessa. Avevano il più comune dei desideri di una coppia…quello di far l’amore con un’altra donna, ma il loro amore era cosi tenero e dolce che mai avrebbero potuto aiutarsi con annunci erotici di settore o con professioniste, e quindi immaginavano che non avrebbero mai esaudito il loro piccolo desiderio….desiderio che, quando ne parlavano tra loro, gli creava un alone di sensualità e di erotismo dentro al quale facevano l’amore per diversi giorni. La contessa, che era arrivata a farsi confessare questo desiderio, è poi riuscita ad organizzare una bella cena invitando anche Jasmine, una sua amica smaliziata che aveva ben istruito prima,….insomma….per farla breve Franco e Paola hanno poi passato la notte nella camera sopra la piscina…accompagnati e deliziati dalla malizia di Jasmine…e tutto questo pensando di essere stati loro, con sorrisi e ammiccamenti e sguardi intensi per tutta la serata, ad aver condotto e guidato l’eterno gioco della seduzione con una splendida donna, arrivando fino all’apoteosi finale che li ha visti tutti e tre urlare più volte i loro orgasmi…. accompagnati dalle dolci melodie del Cafè del Mar.
Ma penso che la contessa abbia dato il massimo di se stessa in un’altra occasione, dove io ed Erika eravamo sia i novizi della situazione che il traguardo finale prefissatosi dalla contessa Eva.
I miei desideri segreti non si differenziano molto da quelli di quasi tutti gli altri maschi….e svariate volte ho cercato di intrigare Erika a parole….o anche durante gli amplessi….ma lei era inflessibile…..era si stuzzicata dalle mie proposte..la incuriosivano.... ma per lei entrare freddamente in intimità con qualcuno per cui non provava sentimento era già complicato da accettare….in più era attivista di un importante partito politico e segretaria personale di un dirigente regionale, ….per cui era terrorizzata alla sola idea che si venisse a sapere di sue trasgressioni cosi particolari, per cui adesso scoprirete l’intelligenza della contessa Eva.
Gli ospiti erano spesso invitati a, prima delle cene, rilassarsi completamente con bagno turco e vasca idromassaggio e, per chiudere in bellezza, quella cosa meravigliosa che consiste in una doccia d’acqua finemente vaporizzata, che ogni minuto cambia sia di colore che di profumazione dell’acqua….con aromi tutti orientali, ognuno dei quali ti lascia a bocca aperta dal piacere. Fuori dal bagno turco Eva ne aveva installate addirittura tre a triangolo, una di fronte all’altra.
Quella sera arrivammo all’orario prefissato….ed Eva stessa ci accompagnò durante il percorso rilassante, tutta nuda….e noi seguimmo l’esempio. A fianco dell’armadio pieno di accappatoi ce n’era un altro pieno di splendide vestaglie in seta…ognuna diversa dall’altra….ed Eva ci invitò a sceglierne una e ad indossarla….per poi raggiungerla nel salone principale , dove lei ed altri invitati attendevano per la cena. Erika, conoscendo il personaggio, iniziò subito ad innervosirsi….ma Eva fu prontissima a tranquillizzarla dicendole “cara….hai la mia parola d’onore che nessuno degli altri ospiti toccherà i vostri corpi, che in qualsiasi momento tu lo desideri potrai abbandonare la tavola…e se può farti sentire più tranquilla….ogni invitato indosserà una maschera…sceglierete quella che più vi piace nella vetrinetta a fianco delle scale” ….le diede un bacio in fronte e si allontanò sorridendo lanciandomi un occhiolino di complicità. Scegliemmo due splendide maschere veneziane che ben si intonavano con i colori delle vestaglie di seta….e salimmo nel salone principale. Trovammo altri 5 invitati, tutti in maschera come noi, che erano letteralmente affascinati , e direi anche sedotti, da un prosciutto Bellota che un inserviente stava sapientemente tagliando e distribuendo, ad una cena della contessa non poteva di certo mancare il miglior prosciutto al mondo, che costa come il tartufo!!! Fummo accolti da un applauso di benarrivati e, champagne in mano, radunati dalla contessa per una bella foto di gruppo in maschera (capii dopo il motivo della voluta distrazione generale per la foto). Ci avvicinammo al tavolo….un enorme tavolo rotondo diametro tre metri e venti (che poteva comodamente ospitare 16 commensali, e noi eravamo in otto) con due piattaforme girevoli, una più larga per i vassoi di portata e una superiore più stretta per i beveraggi….e un’altra al centro ..fissa…che aveva già più volte fatto da base alle movenze di stupende danzatrici di tutte le razze. Eva ci volle alla sua destra….Erika si trovò cosi in mezzo tra me e lei ….e, con un ennesimo brindisi, la cena ebbe inizio. Al termine della portata di antipasti, la contessa prese la mano di Erika…..si sporse verso di lei per una parvenza di privacy…e le chiese se si sentisse a proprio agio….se la maschera le dava sicurezza…e se, fin dall’inizio della serata, si fosse chiesta cosa si sarebbe potuta aspettare da una situazione cosi strana e stravagante…ed infine le disse: “…Qualsiasi sensazione tu possa provare da qui a pochi secondi…sappi che non ne hai l’esclusiva…..sarà provata da tutti i miei ospiti…me compresa, ma ho fatto in modo che tu e Riccardo cavalcaste la stessa onda…..prendilo per mano….e goditi la cena….” .
Ovviamente era tutto scrupolosamente organizzato con precisione assoluta....come Erika prese la mia mano…..sentii la mia vestaglia di seta scivolare di lato...e il delicatissimo tocco di una piuma d’oca iniziò a muoversi sul mio polpaccio, salendo e passando da una gamba all’altra….salendo sempre più….e provocando l’istintiva divaricazione delle mie gambe. Sentii la mano di Erika stringersi improvvisamente alla mia …e capii che stava provando le stesse medesime sensazioni. Ci guardammo negli occhi….in un secondo ci scambiammo mille domande e mille risposte solo con lo sguardo….mentre un meraviglioso e delicato tocco aveva appena superato l’attaccatura delle nostre cosce e stava iniziando a regalare le proprie attenzioni alle nostre parti più intime. Mi staccai un attimo dalla mano di Erika, per riprenderla subito dopo incrociando le dita con lei…..cosi facendo il brivido di uno si poteva trasmettere all’altro…..le feci un sorriso…..e, nello stesso istante in cui sentii il mio pene investito dal folgorante calore di una morbida bocca, rigirai il mio viso frontalmente…..socchiusi gli occhi….e rilassai ogni muscolo del mio corpo…tutti meno che uno!! Tranquillizzata dalla stretta delle mie dita…..sentii Erika rilassarsi e abbandonarsi allo stesso trattamento che ricevevo io…..grazie alla stretta della sua mano riuscivo perfettamente ad immaginare cosa stesse succedendo tra le sue gambe…..anch’io spesso amo intrecciare entrambe le mie mani alle sue mentre mi delizio a succhiare tutti i suoi umori…..conosco la sue stretta quando spingo a fondo la mia lingua dentro di lei…..e i suoi brividi quando le succhio la clitoride….che diventano convulsi quando la mia lingua gliela titilla facendola vibrare velocissimamente……con la stretta della sua mano riuscivo a capire tutto. Fu penoso per entrambi quando dovemmo alzare i nostri flute per rispondere all’invito di un commensale ad un brindisi indirizzato alla grande e splendida contessa Eva….ma la pena svanì quando, ancora con il flute alzato, ci guardò entrambi negli occhi…..senza abbandonare lo sguardo ci bagnammo le labbra di champagne…e, appena riappoggiati i flute sul tavolo, la contessa prese l’altra mano di Erika intrecciandole le dita e lasciandole a penzoloni tra le sedie….come a nasconderle alla vista degli altri. Fu come una specie di segnale….i ritmi variarono…..sentivo i sospiri di Erika aumentare di ritmo, fatti a bocca stretta per mimetizzarli un po’,….conoscevo quel ritmo…..ma anche lei sentii aumentare il ritmo delle mie pulsazioni…. pulsazioni cosi forti che contraevano anche i glutei come se fossero spinte pelviche, e lei le percepiva perfettamente attraverso le mie dita.
Come guidate da qualcosa…con grande maestria le due bocche volevano solo quello…volevano il nostro orgasmo all’unisono…e lo ebbero!! Fu come un improvviso uragano….ogni muscolo si tese e iniziò a vibrare….e fu un meraviglioso orgasmo a tre….perchè anche Eva lo percepì in totum…ed era esattamente quello che voleva. Non mi erano ancora terminate le contrazioni, ognuna delle quali produceva un rovente schizzo di sperma dentro a quella golosa e sconosciuta bocca, che Erika si sporse verso di me…disintrecciò le sue dita dalle mie e le passò tra i miei capelli tirandomi a se… e ci scambiammo uno dei più bei baci della nostra relazione….carico di piacere….di orgasmo…e anche immaginariamente carico dei nostri umori. Terminato il bacio si riportò in posizione frontale….ma Eva, ancora intrecciata alla sua mano, le disse “…e a me?” e scambiandosi due splendidi sorrisi si baciarono sulla bocca intrecciando brevemente le loro lingue.
La cena continuò con un’ilarità sempre maggiore….e fu uno splendido gioco cercare di intuire su quali genitali fossero in funzione le due (o forse più) splendide bocche. E nessuno seppe mai se queste bocche fossero di maschi o femmine…oppure quanto fossero giovani…ma di certo operavano con una maestria assoluta!!! Ad un certo momento Eva alzo il flute e disse…..”ai momenti della vita che non si dimenticano….e quello di stasera non lo dimenticheremo mai” …..e vi fu anche un applauso generale…..e il brindisi segnò la fine della cena.
Quando più tardi ci accompagnò alla porta per salutarci eravamo tutti felici per l’esito della serata, e lei ci disse “….Quando certe cose non sono gravate da una ricerca ossessionante e quotidiana ma arrivano cosi naturalmente e dolcemente…sono davvero il pepe della vita. Se prima o poi volessi ripetere qualcosa di simile magari ve lo ripropongo…può darsi che mi serva la vostra complicità…e voi mi direte se vi andrà di partecipare e se vorrete prendere posto….sopra o sotto al tavolo!!!...”


3 commenti:

  1. Per essere il tuo primo racconto di fantasia e sapendo che preferisci descrivere fatti reali, devo dirti che la tua fantasia supera di gran lunga la realtà! Complimenti....besos

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  2. ho dovuto rileggere almeno tre volte. .. e tante ne rileggerò ancora.. semplicemente geniale..

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  3. che forza...che immaginazione... che discrizione,,, fantastiche idee...

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