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venerdì 24 dicembre 2010

Il treno


C'era un tepore inebriante in quello scompartimento del treno e i sedili trasudavano di odore umano. Il ritmo del convoglio ci cullava e cullava i nostri pensieri.Lei era seduta vicino al finestrino,con sguardo distratto,bella da far paura,silenziosa e discreta,pareva immersa in un mondo tutto suodiv>La mano sosteneva pigramente la testa un po' reclinata e fissava lo sguardo oltre i vetri.
Il collo lungo e slanciato offriva in basso uno scollo ammiccante dove si intuiva un seno ,vibrante ad ogni picccola scossa.
Composta ,ordinata,i capelli neri ondulati che incorniciavano il suo volto di sfinge.
Io seduto di fronte non potevo che soffermarmi su di lei senza posare a lungo e quasi sfacciatamente lo sguardo,cercando di ostentare indifferenza,ma nel mio intimo ero turbato,inquieto.In fondo,vicino alla porta scorrevole,un uomo anziano dormiva profondamente e rumorosamente russava.Finalmente si mosse e accavallo' velocemente le gambe ed io trasalii per un atiimo, intravedendo le sue cosce tornite,ma lo fece con rapida compostezza.
Il viaggio era lungo e la sera non tardo' ad arrivare.Nella penombra dello scompartimento con la luce smorzata ed il tepore dell'aria calda si addormento' ed io potevo scrutarla come volevo senza imbarazzo .Potevo spogliarla con gli occhi,ora potevo indugiare con lo sguardo sulle sue forme superbe ,sul suo corpo eccitante.
Ogni tanto mi pareva che sospirasse mentre fortunatamente il vecchio accanto a me continuava a dormire ignaro dei miei desideri e delle mie voglie.La desiderai da subito,non so forse in quella situazione avrei desiderato qualsiasi donna,anche tu che leggi.Le gambe ora erano rilassate e leggermente divaricate e mi balenava nella mente un folle desiderio ,come sarebbe stato bello intrufolare un piede tra le sue cosce calde,ero pazzo?
Lei sembrava invitare il mio alluce a penetrarla delicatamente.Pareva mi dicese :"Vieni dentro di me ,insinuati,io sto dormendo,ma tu entra tranquillamente in me!"
Ero in trance non capivo piu' nulla ,piu' ci pensavo e piu' le gambe si aprivano dolcemente. Lei era lascivia e abbandonata ,le labbra semiaperte e le mani abbandonate sul suo grembo sembravano che accarezzassero il suo pube.
Non poteva essere vero ma certo e' che tolsi la scarpa e carico di adrenalina osai e...incredibilmenten lei gradi' il mio dono perche' lascio'che il mio alluce da timido e titubante salisse a lei .Mi rese piu' facile il compito perche' allargo' generosamente le cosce mentre continuava a tenere gli occhi chiusi.Dormiva?Era bollente ,umida e piena di voglia.Il buio
era nostro complice,ora mugolava,stringeva spasmodicamente e allargava le cosce per assecondarmi.
La penetrai con l'alluce lentamente,dolcemente.Ora non era piu' immobile ,gli occhi erano chiusi,penso in un'estasi di piacere proibito,mugolava sommessa,sussultando! Ed il vecchio accanto a noi dormiva il sonno dei giusti,mentre noi scoppiavamo del nostro piacere e venimmo entrambi lei carezzata dal mio alluce,io dalla mano nascosta nel mo pantalone.Questo si che e' vero piacere !
Rosalba 12/12/10

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