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giovedì 7 aprile 2011

Una sera come tante (ma diversa dalle altre)

Sì, ti conobbi una sera come tante, ma diversa dalle altre, diversa perché io non ero lo stesso di sempre, così solitamente chiuso in me stesso e sempre dentro alle mie problematiche.
Non ti conoscevo ma già sapevo tutto di te e la stessa cosa valeva per te nei miei confronti; entrambi belli dentro, entrambi curiosi ed eccitati da quell'incontro!
Ci scrutammo a lungo, tu accennasti un bacio furtivo che non risposi, mentre i nostri io erano già in subbuglio, una confusione ci stava pervadendo, stava insinuando dentro le nostre personalità, ma tutto servì per rompere il ghiaccio.
Seguirono giorni di studio, fra di noi, ma qualcosa di meraviglioso stava comunque nascendo e crescendo; tutto si susseguiva in un percorso mai seguito prima, mai provato dentro e fuori.
La nostra confidenza aumentava come la nostra intimità, i primi baci, i primi sussulti, il primo contatto più profondo, profondo come il sublime!
Amore, sensualità, eroticità, tutto faceva sì da sentirsi uniti e unici; tutto ci faceva emozionare come due ragazzini; scambi di immagini particolari, di visualizzazioni scabrose ma eccitantissime; scambi di fluidi corporei e di empatia.

Mi dicevi sempre che nessuno prima di me ti aveva "presa" così tanto come me e che, sicuramente, nessun'altro ci sarebbe stato dopo di me, di questa intensità fisica e mentale; io non ho saputo reggere tutto questo grande ed immenso Amore, mi sono fatto schiacciare fino al punto di sentirne così tanto il peso da doverlo amaramente accantonare e forse era come ragionavi tu, che tu mi amavi più di quanto ti amassi io, forse era un tipo di amore percepito e vissuto in maniera diversa, almeno questo ho sempre creduto, fatto stà che adesso ognuno ha preso strade diverse: io verso un'altro Amore, spero quello definitivo, tu... tu verso quel "nessun'altro" che ci sarebbe stato dpo di me!

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