Foto di Daniela Altomonte "Nudes" |
di MooN
Le sue mani
mi sfiorano, mi carezzano, si fanno via via sempre più curiose, esplorano ogni
centimetro della mia pelle, seguono la linea delle mie cosce, indugiano…sento
il mio respiro sempre più affannoso, non riesco ad oppormi al calore che sento
aumentare, sempre di più…il sangue affluisce tra le mie gambe, che vorrebbero
schiudersi, che vorrebbero mostrare senza pudore quello che ora nascondono
disperatamente…
Non devo
cedere a questo momento.
Non devo
aprire gli occhi, lui potrebbe capire…
Cerco di
rimettere a posto i pensieri, di ricordare dove sono, prima che la follia dei
sensi prenda il sopravvento.
Lui è in
piedi accanto a me. Indossa pantaloni e camice bianchi. È sudato, ha i capelli
castano chiaro, occhi verdi, profondi. È affannato, ma voglio pensare che lo
sia solo perché sta lavorando. Io, distesa sul lettino, indosso tanga usa e
getta che non riescono a nascondere quello che lui può vedere senza intuire. Mi dice di sdraiarmi sulla pancia, e nel
girarmi mi cade il telo che mi copriva il seno. Sento i suoi occhi che
indugiano, che scrutano. Comincia a lavorare sui polpacci, per poi salire sulle
cosce, e arrivare sui glutei, sodi.
Le sue mani
calde compiono gesti studiati, conosciuti. I suoi pollici indugiano nella piega
fra gluteo e coscia, ho un brivido. Le sue mani rallentano il ritmo, io chiudo
gli occhi. Sento il suo respiro affannato, sento il suo odore, il suo calore. Non
riesco ad oppormi a questa voglia, non voglio oppormi. Le sue mani si fermano
sui glutei, il calore che trasmettono è quasi
insopportabile, e torna prepotente la voglia di essere esplorata fra le
cosce che vorrebbero aprirsi.
Le sue dita
si attardano, le sento sfiorare l’ano, un brivido percorre tutto il mio corpo,
i capezzoli si inturgidiscono. Ho capito che cosa vuole fare, e attendo…finché
non sento il suo dito penetrare il mio buchetto, senza fatica, sempre più in
fondo, e io impazzisco dalla voglia. Le sue mani unte di olio profumato non incontrano
ostacoli, due dita, tre dita, e la voglia diventa insostenibile. Vorrei urlare,
invece rimango lì a farmi penetrare dalle sue dita. La mia mano sa come
aumentare questo piacere e raggiunge il bottoncino turgido, che mi fa esplodere
in un orgasmo devastante. Lui si gode quel momento rimanendo con le dita nel
mio culo, percependo le contrazioni fino all’ultimo istante. Ora voglio essere
presa, mi giro e mi siedo, a gambe divaricate, il mio sesso bene in vista per
farlo impazzire di voglia. Infilo la mano nei suoi pantaloni e lo prendo in
mano. È durissimo. Non penso più a nulla, comincio a leccarlo, a succhiarlo, lui
mi esplora con l’altra mano, e di colpo mi sfila l’uccello dalla bocca, e
tenendomi le gambe mi penetra fino in fondo facendomi gridare dal piacere.
Colpi sempre più veloci, cerca le mie labbra, la mia lingua, siamo preda di una
follia, di una passione, di un piacere estremo. Il tempo non ha più valore, il
luogo in cui ci troviamo non ha contorni, sento solo il suo sesso dentro di me.
L’orgasmo arriva, improvviso, violento, simultaneo. Si accascia fra le mie
gambe, gli circondo la vita con le cosce, lo abbraccio. Lui mi scosta i
capelli, mi guarda negli occhi. Mi prende il viso fra le mani e mi bacia, come
nessuno mi ha mai baciata, a lungo, esplorando ogni millimetro della mia lingua
che cerca la sua vogliosa. E restiamo lì, per alcuni interminabili minuti,
abbracciati, come se non avessimo fatto altro in vita nostra.
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